Dopo aver studiato architettura all'università, Romeo Gigli dimostra un forte interesse per la moda e l'abbigliamento che lo spingono in ognuno dei suoi numerosissimi viaggi a portare con sé abiti locali, gioielli ed accessori. Nel 1979 Gigli lavora presso un atelier a New York, per imparare i segreti della sartoria.

Di ritorno in Italia Gigli realizza una prima collezione per Zamasport nel 1983, a cui segue la collaborazione con Callaghan[1]. La celebrità arriva nel 1986, quando le sue collezioni a Parigi sono accolte da un grande successo. Alla linea Gigli uomo e Gigli donna vengono affiancate G Gigli per il pubblico più giovane, insieme a linee di accessori, pelletteria, occhiali da sole, e profumi.

Nel 2003 alcune creazioni dello stilista sono state esposte al Momu di Anversa, al Fashion Textile Museum di Londra, al Fashion Institute of Technology ed al Metropolitan Museum di New York.
Romeo Gigli è nato a Faenza, in Italia, in una ricca famiglia aristocratica. Basta guardare la sua infanzia per trovare l'inizio del suo amore per il lusso. Il padre di Gigli lavorava nel settore dei libri antiquari e lo stesso Gigli ha riconosciuto: "Le mie idee sono tutte da immagini che ho in testa da libri del XV e XVI secolo". Ma ispirato com'era dal mestiere del padre, Gigli non entrò nell'azienda di famiglia. Invece, ha studiato architettura per due anni, viaggiando regolarmente nelle capitali europee di Londra e Parigi. Nel 1972, un negozio a Bologna, in Italia, chiese a Gigli di disegnare abiti basati sulle mode di strada d'avanguardia che aveva visto in queste due capitali.
Nel 1978, Gigli si recò a New York per disegnare una collezione di abbigliamento maschile per Piertro Dimitri. Sebbene Dimitri volesse che restasse e firmasse un contratto di design esclusivo, Gigli rimase a New York solo per una stagione. Quindi è tornato in Italia e ha iniziato a lavorare come consulente di design per diverse aziende di abbigliamento italiane, tra cui Timmi.
Gigli ha lanciato la propria azienda nel 1983 e ha creato una propria etichetta, prodotta dall'azienda novarese Zamasport. Gli annunci di favore della stampa di moda furono rapidi e rumorosi. I suoi design destrutturati e anacronistici riportarono alla moda un'aria rinfrescante di romanticismo e semplicità, e Gigli presto si trovò a spalle nude sopra il resto del fashion pack italiano, incluso Giorgio Armani. Nel 1989 Gigli ha fatto una mossa controversa, portando le sue presentazioni di stile da Milano a Parigi, dove ha continuato a sfilare sotto le tende fuori dal Louvre e sotto gli auspici dell'organizzazione di moda francese, Le Chambre du Syndicale, prima di trasferirsi in uno showroom nel Distretto di palude. Nel 1991 Gigli si separa dai suoi due soci in affari, ristruttura la sua attività e crea "Romeo World" realizzando nel primo anno oltre 200 miliardi di lire.